Un Viaggio in Egitto: Storia, Fascino e Crociera sul Nilo
Un viaggio in Egitto è un’esperienza che combina storia millenaria, paesaggi mozzafiato e un’immersione totale in una cultura unica. Il nostro itinerario ci ha portato dal vivace Cairo alle acque tranquille del Nilo, a bordo di una Dahabeya, fino ad Assuan e all’imponente Abu Simbel. Ecco il racconto dettagliato del nostro viaggio.
In questo articolo
Il Cairo
La nostra avventura è iniziata a Il Cairo, una città che mescola modernità e antichità in un modo unico. La prima tappa è stata ovviamente Giza, dove abbiamo ammirato le iconiche Piramidi, testimoni silenziose di oltre 4.500 anni di storia. La Grande Piramide di Cheope, alta 146 metri, è l’unica delle Sette Meraviglie del Mondo Antico ancora esistente. Poco più in basso, la maestosa Sfinge ci ha lasciati senza parole con il suo sguardo enigmatico rivolto verso il deserto.
Abbiamo poi visitato il Nuovo Museo Egizio, un edificio all’avanguardia vicino alle Piramidi, che ancora non ospita la collezione completa, poiché l’inaugurazione ufficiale è prevista per fine 2025. inclusi , presentati con una modernità che valorizza ogni dettaglio. Non abbiamo potuto trascurare, quindi, l’Antico Museo Egizio, dove sono ancora custoditi i tesori di Tutankhamon.
Nel cuore della città, la Vecchia Cittadella di Saladino, con le sue imponenti mura, è un viaggio nella storia islamica dell’Egitto. La Moschea di Muhammad Ali, realizzata prendendo come riferimento la Moschea Blu di Instanbul, è un capolavoro di architettura ottomana, con una cupola che domina lo skyline de Il Cairo.
Abbiamo fatto tappa anche a Memphis, l’antica capitale d’Egitto fondata attorno al 3.100 a.C. da Narmer, il primo faraone a unificare l’Alto e Basso Egitto. Oggi rimane poco della città originaria, ma nel sito archeologico è possibile ammirare alcune straordinarie testimonianze, tra cui una gigantesca statua di Ramses II scolpita in calcare e una sfinge in alabastro di epoca tarda.
Terminiamo la giornata a Saqqara, la Piramide a Gradoni progettata dall’architetto Imhotep. Questo monumento, risalente al XXVII secolo a.C., è considerato il prototipo di tutte le piramidi successive ed è circondato da un vasto complesso funerario visitabile.
















Luxor
Dopo un breve volo interno, siamo arrivati a Luxor, antica Tebe, la capitale dei faraoni durante il Nuovo Regno. Qui, il Tempio di Karnak ci ha accolti con la sua monumentale Sala Ipostila, composta da 134 colonne scolpite e decorate, alcune alte fino a 21 metri. Ogni angolo del tempio racconta la storia di diversi faraoni, da Seti I a Ramses II.
Il Tempio di Luxor, affacciato sul lungofiume, è collegato al Tempio di Karnak attraverso il suggestivo Viale delle Sfingi, lungo circa 2,5 chilometri, un percorso cerimoniale che un tempo univa i due cuori spirituali dell’antica Tebe. Il Tempio di Luxor è particolarmente affascinante di notte, quando le luci artificiali esaltano i rilievi e le statue. Questo tempio è dedicato al dio Amon e fu il centro delle celebrazioni annuali dell’Opet, una delle più importanti feste religiose dell’antico Egitto.
La Valle dei Re è stata uno dei momenti più emozionanti. Situata sulla riva occidentale del Nilo, questa necropoli è stata la dimora eterna di faraoni come Tutankhamon e Ramses VI. Le pareti delle tombe sono decorate con testi e immagini tratte dal Libro dei Morti, progettate per guidare i defunti nell’aldilà.
Abbiamo visitato anche il Tempio della Regina Hatshepsut, un capolavoro architettonico che si distingue per le sue terrazze colonnate che si fondono armoniosamente con la scogliera circostante. La regina Hatshepsut è stata una delle poche donne faraone, famosa per la sua politica pacifica e le sue spedizioni commerciali.
I Colossi di Memnone, due statue alte 18 metri, sono tutto ciò che rimane del Tempio Funerario di Amenofi III. La loro imponenza e il mistero delle loro origini continuano ad affascinare i visitatori.


















La Crociera sul Nilo a Bordo della Dahabeya
Da Luxor il nostro bus ci porta a Esna, dove inizia il nostro viaggio a bordo della Dahabeya, un’elegante imbarcazione a vela che offre un’esperienza più intima e sostenibile rispetto alle motonavi. Diversamente da quest’ultime, la Dahabeya è più lenta e ha una capacità massima di 10 cabine; questo permetterà di godere di una navigazione silenziosa, rilassante e lontano dalla folla. Questo tipo di imbarcazione, utilizzata già dai faraoni, offre spazi accoglienti e un servizio personalizzato. Abbiamo trascorso serate indimenticabili, ammirando le stelle e ascoltando il silenzio assordante del Nilo.
È giusto sapere, però, che in base alle condizioni climatiche le Dahabeya possono essere trainate da una piccola barca a motore, ad esempio in assenza di vento. Questo per permettere di effettuare l’itinerario nei giorni prestabiliti.








Le Meraviglie del Nilo: Da Esna ad Assuan
Primo giorno
La navigazione sul Nilo parte da Esna, durante il pranzo servito a bordo della Dahabeya. Navighiamo tutto il pomeriggio, con una luce dorata che ci lascia incantati ad ammirare le meraviglie e i colori che ci circondano: il blu intenso delle acque del Nilo, il giallo delle montagne, il verde brillante della vegetazione lungo la costa. In serata raggiungiamo una tranquilla isoletta dove passiamo la notte.
Secondo giorno
La nostra crociera sul Nilo inizia con una tappa affascinante a El Kab, un tempo nota come Nekheb, una delle città più antiche dell’Egitto, abitata fin dal periodo pre-dinastico (circa 4000 a.C.). El Kab fu un importante centro religioso dedicato alla dea avvoltoio Nekhbet, protettrice dell’Alto Egitto e delle nascite. Oggi si possono esplorare le sue tombe rupestri, scavate nella parete rocciosa del deserto e splendidamente decorate con scene della vita quotidiana e riti funerari. Accanto alle tombe si trovano anche resti di mura di cinta in mattoni crudi, testimonianza della potenza difensiva della città durante il Nuovo Regno.
Proseguendo lungo il fiume, siamo giunti al Tempio di Edfu, uno dei templi più grandi e meglio conservati dell’antico Egitto. Dedicato al dio Horus, il dio falco figlio di Iside e Osiride, questo tempio fu costruito in epoca tolemaica tra il 237 e il 57 a.C. Entrando, si ha la sensazione di varcare una soglia nel tempo: le sue imponenti colonne, i rilievi perfettamente incisi sulle pareti e le scene mitologiche che raffigurano il trionfo di Horus su Seth ci raccontano non solo la leggenda, ma anche il ruolo cerimoniale del tempio, che ospitava ogni anno la festa del “Ritorno della Dea Hathor” da Dendera. La sala ipostila, la corte solare e il sancta sanctorum sono incredibilmente ben conservati, permettendo una visione completa dell’architettura religiosa egizia.
Terzo giorno
Gebel Silsila è un sito meno noto ma incredibilmente suggestivo. Qui, sulle rive rocciose del Nilo, si trovano le antiche cave di arenaria da cui furono estratti i blocchi utilizzati per costruire molti dei templi monumentali dell’Egitto, inclusi quelli di Karnak e Luxor. Il sito era considerato sacro fin dall’epoca del Nuovo Regno, e vi si trovano piccole cappelle rupestri, stele votive e incisioni reali. Camminare tra queste rocce, silenziose e scolpite dal tempo e dagli uomini, è stata un’esperienza quasi meditativa, lontana dalle folle e immersa nel respiro del passato.
A seguire, abbiamo raggiunto il Tempio di Kom Ombo, che si distingue per la sua rara struttura doppia: due templi speculari affiancati, dedicati a due divinità diverse. Da un lato Sobek, il dio dalla testa di coccodrillo, simbolo di forza e fertilità legato al Nilo; dall’altro Haroeris (Horus il Vecchio), una forma arcaica del dio Horus. Il tempio fu costruito anch’esso in epoca tolemaica, e si distingue per la ricchezza dei suoi rilievi. Tra i più sorprendenti, una parete che mostra strumenti chirurgici e scene di medicina, a dimostrazione delle avanzate conoscenze mediche degli antichi egizi. Nel cortile del tempio si trova anche un piccolo museo che ospita mummie di coccodrillo, ritrovate nei pressi del sito, ulteriore testimonianza del culto di Sobek.
Quarto Giorno
Infine, siamo arrivati ad Assuan, città vibrante e caotica che da sempre è stata un crocevia di culture tra l’Egitto e l’Africa centrale. Il mercato locale ci ha conquistati con i suoi colori vivaci, le spezie aromatiche, i profumi di incenso e i manufatti nubiani. Qui il tempo sembra rallentare, tra venditori sorridenti e musiche tradizionali.
Abbiamo visitato il maestoso Tempio di File, dedicato alla dea Iside, l’ultima divinità del pantheon egizio a essere adorata anche in epoca romana. Originariamente situato sull’isola di File, il tempio fu smontato e ricostruito pezzo per pezzo sull’isola di Agilkia durante la campagna dell’UNESCO per salvarlo dalle acque della Diga Alta. Il complesso, con i suoi piloni monumentali, cortili, colonnati e rilievi raffinati, è un perfetto esempio di architettura sacra tardo-egizia.
Poco distante, abbiamo concluso la giornata con la visita all’Obelisco Incompiuto, ancora disteso nella cava di granito rosa. Questo colosso, lungo circa 42 metri, avrebbe dovuto essere il più grande obelisco mai realizzato, ma venne abbandonato a causa della comparsa di crepe nella pietra. La sua visione ci ha offerto un’interessante prospettiva sulle tecniche costruttive dell’antico Egitto e sulle difficoltà materiali di un’opera tanto ambiziosa.





















Abu Simbel
Da Assuan, un viaggio via terra di circa tre ore attraverso il deserto ci ha portati ad Abu Simbel, uno dei siti più straordinari dell’antico Egitto. Qui si ergono, scolpiti direttamente nella roccia, i due templi costruiti per volontà del grande faraone Ramses II nel XIII secolo a.C., durante il periodo del Nuovo Regno. L’intento era duplice: celebrare la propria divinità e autorità, e intimorire i popoli del sud, in particolare i nubiani, con una dimostrazione di potere e grandezza.
Il tempio maggiore è dedicato a Ramses II stesso, divinizzato e raffigurato in quattro colossali statue alte 20 metri che dominano la facciata. Al loro interno, un lungo corridoio conduce al santuario finale, dove si trovano le statue di Amon-Ra, Ra-Horakhty, Ptah e dello stesso Ramses, collocate in modo che due volte all’anno – il 22 febbraio e il 22 ottobre – i primi raggi del sole penetrino fino al fondo del tempio, illuminando tutte le statue tranne quella di Ptah, dio dell’oscurità. Un fenomeno di allineamento astronomico così preciso da lasciare ancora oggi stupefatti.
Accanto, il tempio minore è dedicato alla dea Hathor e alla regina Nefertari, la moglie preferita di Ramses. È una rarità nell’architettura egizia che una regina riceva un tempio di pari importanza rispetto a quello del faraone. Anche qui, sei statue scolpite all’esterno mostrano Ramses e Nefertari fianco a fianco, un gesto politico e simbolico rivoluzionario per l’epoca.
Il sito che oggi possiamo visitare non è esattamente quello originario. Negli anni ’60, in seguito alla costruzione della Diga di Assuan e alla conseguente creazione del Lago Nasser, i templi rischiavano di essere sommersi per sempre. Grazie a un’imponente operazione coordinata dall’UNESCO – uno degli sforzi di salvataggio archeologico più grandi della storia – i templi vennero smontati blocco per blocco e ricostruiti 65 metri più in alto e 200 metri più lontano, mantenendo intatta la loro disposizione originale e, soprattutto, il fenomeno solare.









Cultura e Consigli per Viaggiare in Egitto
Viaggiare in Egitto è un’esperienza arricchente, ma ci sono alcuni aspetti pratici da tenere a mente per godersi al meglio il soggiorno.
- Moneta Locale: La moneta ufficiale è la sterlina egiziana (EGP). È utile avere contanti per i mercati e i negozi e i ristoranti, gli hotel accettano spesso anche carte di credito. Cambiare denaro in aeroporto o nelle banche è semplice e sicuro.
- Lingua e Comunicazione: La lingua ufficiale è l’arabo, ma l’inglese è ampiamente compreso nelle zone turistiche. Imparare qualche parola base, come “shukran” (grazie) o “salam” (ciao), è sempre apprezzato.
- Clima e Abbigliamento: L’Egitto generalmente è caldo tutto l’anno, con estati molto calde e inverni miti, ma le sere invernali le temperature scendono drasticamente. L’abbigliamento deve essere rispettoso della cultura locale, soprattutto nei luoghi di culto.
- Trasporti: I taxi e i servizi di ride-sharing come Uber sono comuni nelle città, ma per le escursioni più lunghe conviene prenotare tour organizzati. Il traffico al Cairo può essere intenso, quindi pianifica gli spostamenti con margine.
- Cibo e Bevande: La cucina egiziana offre piatti deliziosi come il koshari, il ful medames e il molokhia. Bevi solo acqua in bottiglia per evitare problemi intestinali e assaggia il karkadè, una bibita tradizionale a base di ibisco. È importante anche prestare attenzione alla sicurezza alimentare, scegliendo ristoranti affidabili e cibo ben cotto, soprattutto nei mercati locali.










Domande frequenti sulla Crociera sul Nilo
Qual è il periodo migliore per fare una crociera sul Nilo?
Il periodo ideale va da ottobre ad aprile, quando il clima è più fresco e piacevole. L’estate (da giugno a settembre) può essere estremamente calda, specialmente nel sud.
Cosa mettere in valigia?
- Cappello con visiera per proteggerti dal sole
- Occhiali da sole con protezione UV
- Crema solare ad alta protezione
- Repellente per insetti
- Guida turistica dell’Egitto
- Zaino pieghevole da usare durante le escursioni giornaliere
- Cintura porta documenti e soldi
- Scarpe e abbigliamento comodo
Meglio fare la crociera da Luxor a Assuan o viceversa?
Entrambe le direzioni sono valide, ma Luxor – Assuan è più comune perché la direzione del vento è favorevole.
Quanto dura una crociera sul Nilo?
La durata tipica è da 3 a 5 notti, ma ci sono anche crociere più lunghe di 7 notti.
Che differenza c’è tra una Dahabeya e una motonave?
La Dahabeya è una barca tradizionale a vela, più piccola, ideale per chi cerca tranquillità e autenticità. Le motonavi sono grandi navi da crociera con più servizi comfort, ma anche più affollate.
È sicuro fare una crociera sul Nilo?
Sì, è generalmente sicuro. Le rotte sono ben monitorate, e la maggior parte delle crociere ha guide esperte. È comunque consigliato seguire le indicazioni delle autorità turistiche e mantenere comportamenti prudenti.
Serve una guida turistica durante la crociera?
Quasi tutte le crociere includono una guida egittologa che accompagna il gruppo e spiega i siti visitati.
È necessaria una vaccinazione per entrare in Egitto?
Non sono richieste vaccinazioni obbligatorie.
Si può fare il bagno nel Nilo durante la crociera?
È sconsigliato fare il bagno nel Nilo a causa del rischio di malattie come la schistosomiasi. Alcune navi offrono piscine a bordo.
Serve il visto per andare in Egitto?
Sì, il visto turistico è richiesto. Può essere ottenuto online (e-Visa) o all’arrivo in aeroporto.

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