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Tunisia in Camper: Itinerario in 15 tappe

Siamo afflitti da una strana malattia chiamata “mal d’Africa”, e torniamo in questo straordinario continente ogni volta che possiamo. L’ultima volta ci eravamo stati nel 2019, con un Defender, che ci aveva abbandonati in mezzo al deserto… qui trovi l’articolo di quel viaggio. Quest’anno, invece, per la prima volta siamo sbarcati in Tunisia a bordo del nostro camper!

In questo articolo troverai un itinerario da fare in camper, per scoprire la Tunisia in tutto il suo splendore. 15 tappe che ti porteranno ad ammirare le spettacolari dune del deserto del Sahara, il mare cristallino di Monastir, le oasi di montagna, la medina patrimonio UNESCO di Sousse, una delle moschee più importanti dell’Islam a Kairouan; farai un tuffo nel passato nelle spettacolari aree archeologiche di Sbeitla, El Jem e Cartagine, e tante altre bellezze naturali e non, che scoprirai all’interno dell’articolo. Pronto/a a partire?

La partenza

Il nostro viaggio in Tunisia inizia a Civitavecchia, dove ci imbarchiamo sulla nave GNV, che ci condurrà, dopo circa 28 ore (compreso uno scalo a Palermo), nel porto di Tunisi. L’arrivo è a notte fonda, superiamo agilmente tutti i controlli doganali, usciamo dal porto e dopo un’oretta scarsa di tragitto, sulla strada in direzione Hammamet, ci fermiamo in un’area di servizio per passare la notte.

Kairouan

L’indomani, dopo una super colazione al bar riusciamo a comprare una sim dati per internet, e ci mettiamo subito in viaggio. La destinazione della giornata è Kairouan, città che ospita una delle moschee più importanti della religione islamica: la Grande Moschea o Moschea di Sidi Oqba, che, per i fedeli dell’Islam, rappresenta luogo di pellegrinaggio da fare almeno una volta nella vita.

Quando visitare la Grande Moschea di Kairouan

La Grande Moschea si può visitare tutti i giorni dalle 8 alle 14, il venerdì (giorno di preghiera per i musulmani, equivalente della domenica cristiana) dalle 8 alle 12. L’ingresso nelle sale della preghiera è riservato solo ai fedeli di religione islamica; è richiesto un abbigliamento consono sia per gli uomini che per le donne, quest’ultime devono coprire il capo con un velo. Il costo del biglietto è di 12 dinari (circa €3,50), ed è valido anche per visitare gli altri musei della città.

Kairouan è una città da scoprire, immergiti nella sua medina e lasciati trasportare dai suoi profumi. La sua fama non è data solo dalla Grande Moschea, ma anche dalle innumerevoli pasticcerie sparse per tutta la città, in cui si producono artigianalmente i Makroudh: tipici dolcetti con miele e marmellata di datteri o fichi, una leccornia che dà dipendenza!

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Matmata, El Jem

Da Kairouan ci mettiamo in viaggio per raggiungere, dopo circa un’ora, la prima tappa della giornata: El Jem. Qui visitiamo una delle aree archeologiche più spettacolari di tutta la Tunisia: l’anfiteatro romano di El Jem, conosciuto anche come il “colosseo” tunisino, anche se il termine “colosseo” in questo caso è usato impropriamente.

Le immagini parlano da sole: un luogo davvero straordinario!

Il costo del biglietto è di 8 dinari (circa €2,50).

Dopo la visita all’anfiteatro, siamo di nuovo in marcia, questa volta la nostra mèta è Matmata, un caratteristico villaggio troglodita, famoso per le case sotterranee scavate dalla popolazione berbera. Il paesaggio di Matmata è stupendo: un deserto di montagna. Prenditi tutto il tempo necessario per apprezzare con calma la bellezza di questi paesaggi, e lasciati ospitare nelle case della gente locale che vive ancora alla maniera berbera, saranno felici di mostrarti la loro abitazione e prepararti del pane berbero e dell’ottimo tè.

Chenini

Continuiamo a scoprire questa parte della Tunisia, costellata di villaggi berberi, e scendiamo ancora più a sud fino a raggiungere Chenini, altro villaggio troglodita di una bellezza solenne. Saliamo nel punto più alto della città per avere una visione d’insieme e visitiamo la Mosche dei 7 Dormienti. C’è una leggenda legata al nome di questa moschea, che narra di sette uomini giganti addormentati per secoli in una grotta e, al risveglio, convertitisi all’Islam prima di morire.

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Ksar Ghilane

Di nuovo in viaggio per raggiungere l’oasi più famosa della Tunisia: Ksar Ghilane. La più famosa e quindi anche la più affollata, perché oramai accessibile con qualsiasi tipologia di auto, camper, moto… grazie alla strada asfaltata che conduce fino all’ingresso dell’oasi. Ad ogni modo Ksar Ghilane è una destinazione da non perdere, anche se nei periodi di alta stagione, come Natale e Capodanno, è inevitabile ritrovarsi in mezzo a tantissima gente e confusione. Ksar Ghilane, oltre ad essere facilmente raggiungibile, è un crocevia e luogo di passaggio di fuoristrada, moto, camion che vanno e vengono per le piste del deserto. Essendo un luogo tanto frequentato, le attività da fare non mancano: passeggiate nel deserto al tramonto a dorso di dromedario, escursioni in quad tra le dune fino al forte (ksar) romano (successivamente usato dalla legione straniera), un bel bagno rigenerante nelle calde acque della sorgente dell’oasi.

Douz

Da Ksar Ghilane riprendiamo il viaggio verso Douz, un ridente villaggio chiamato anche “La porta del deserto”. Passiamo qualche giorno qui perché capitiamo durante i giorni del Festival del Sahara: una delle manifestazioni più importanti del Maghreb. Quattro giorni di festa in cui accorre gente anche da Algeria, Libia, Egitto… un tripudio di spettacoli folkloristici, corse degli sloughi (cani levrieri tunisini) e dei dromedari, parate di cavalli, spettacoli musicali e danze, scene di vita nomade… insomma, quattro giornate non stop di grande festa!

Solitamente il Festival del Sahara di Douz capita nei giorni che precedono Natale.

Tozeur, Chott el Jerid

Dopo questi meravigliosi giorni immersi nella cultura nomade sahariana, lasciamo Douz a malincuore per dirigerci verso Tozeur. La strada che percorriamo da Kebili in direzione Tozeur, attraversa il suggestivo Chott el Jerid: il più grande lago salato della Tunisia, una distesa di sabbia e sale con un’estensione di 7000 km quadrati, uno spettacolo mozzafiato!

N.B. La strada che attraversa il Chott è asfaltata e sopraelevata di 3 metri, quindi assolutamente percorribile con qualsiasi tipologia di auto o camper.

Curiosità: il Chott el Jerid è stato identificato come il lago Tritonide, il lago dove, secondo Erodoto, si sarebbero arenati gli Argonauti con la nave Argo.

Ci fermiamo lungo la strada per raggiungere a piedi il Chott, e poi prendere un tè da un simpatico venditore.

Ci rimettiamo in marcia, superiamo Tozeur per raggiungere il villaggio di Nefta. Da qui, una strada asfaltata circondata dalle dune ci conduce fino al set cinematografico di Star Wars, uno dei set utilizzati nei primi film della saga di George Lucas. Il luogo può essere raggiunto con qualsiasi tipologia di camper, poiché la strada asfaltata arriva fino all’entrata. Il set si può visitare gratuitamente, ed è permesso l’ingresso con i cani. Unico neo del posto: è circondato da bancarelle e venditori molto insistenti. Da qui riprendiamo la strada che ci riporta a Nefta e raggiungiamo la città di Tozeur, per dedicare il resto della giornata a visitare la città, passeggiando nella sua pittoresca medina, andando alla scoperta delle numerose botteghe di artigiani e artisti e visitando l’immenso palmeto che circonda la città.

Oasi di montagna – Chebika, Tamerza, Mides

La giornata oggi comincia presto, perché è dedicata alle oasi di montagna: Chebika, Tamerza, Mides. Progettiamo una escursione per ogni oasi, partendo dall’incantevole Chebika, poi Tamerza ed infine Mides. Il paesaggio di questi luoghi è mozzafiato: montagna e deserto creano insieme uno spettacolo unico, e le oasi con le loro cascate e palme regalano scorci meravigliosi. A Tamerza e Mides si trovano anche due canyon molto suggestivi che consiglio di visitare, magari accompagnati da una guida locale, che spiegherà nel dettaglio l’origine di queste formazioni.

La giornata è stata intensa e non abbiamo molta voglia di rimetterci in viaggio e guidare per altre ore, decidiamo così di passare la notte in libera a Chebika.

Sbeitla

L’indomani partiamo in direzione di Sbeitla e arriviamo nel tardo pomeriggio, poichè nel tragitto facciamo tappa a Metlaoui, dove c’è la possibilità di fare una delle escursioni più suggestive della Tunisia: le gole di Thelja. Qui è possibile addentrarsi nel canyon, camminando sui binari di una ex ferrovia.

Arrivati a Sbeitla, cerchiamo un posto dove passare la notte, e il giorno dopo dedichiamo la mattinata a visitare l’immenso parco archeologico di Sbeitla, un luogo straordinario, con tantissime opere ben conservate, come lo spettacolare arco di trionfo, visibile già dalla strada di ingresso della città.

La biglietteria si trova di fronte all’ingresso del sito, e il costo del biglietto è 8 dinari (circa €3). All’interno dell’area archeologica sono ammessi i cani!

Monastir

Da Sbeitla, ci dirigiamo alla volta di Monastir, graziosa città sul mare, caratterizzata da spiagge con acque cristalline, per me tra le migliori spiagge della Tunisia! Ci godiamo qualche giorno di relax qui, per poi ripartire in direzione di Sousse.

Sousse

Sousse è una delle città più popolose della Tunisia, e la sua medina è stata riconosciuta patrimonio UNESCO nel 1988. Qui riusciamo a fare libera a due passi dal centro della città, e questo ci permette di godere con calma di tutte le meraviglie che questa medina ci regala.

Nabeul, Tunisi, Sidi Bou Said, Cartagine

Siamo quasi in conclusione del viaggio, ma prima di tornare a Tunisi per imbarcarci verso l’Italia, facciamo tappa a Nabeul, città famosa per le ceramiche e la lavorazione dei tappeti, motivi che rendono obbligatoria una visita alla medina di Nabeul. Ottima occasione per acquistare souvenir e idee regalo! Nabeul è una città molto vivace e giovanile, piena di locali dove mangiare, negozi e pasticcerie moderni.

Rientriamo a Tunisi e dedichiamo le ultime tappe a visitare la meravigliosa Sidi Bou Said, la perla blu e bianca della Tunisia; una sosta qui è obbligatoria! Consiglio di prendere un tè al Cafe Des Nattes.

Altra tappa che non ci lasciamo sfuggire è Cartagine, dove visitiamo il parco archeologico delle Terme di Traiano, il teatro romano di Cartagine, e, infine, il porto punico.

La medina di Tunisi l’abbiamo visitata qualche anno fa, e vista la delusione: prodotti tutti uguali made in China e venditori troppo invadenti… è una tappa che evitiamo volentieri!

E non è finita qui…

Oltre all’itinerario che hai appena letto, abbiamo girato la Tunisia per due mesi in lungo e in largo, e durante la permanenza abbiamo creato una mappa pensata per chi sta organizzando un viaggio in Tunisia a bordo del proprio camper o van.

Cosa troverai all’interno della mappa?

  • Spot in libera testati da noi,
  • Aree sosta a pagamento,
  • Carico e scarico,
  • Luoghi da non perdere, tanti altri oltre a quelli citati in questo articolo,
  • … e tante altre informazioni utili per affrontare un viaggio in camper in Tunisia senza spiacevoli sorprese!

N.B. Tutti i luoghi presenti sulla mappa sono raggiungibili con qualsiasi tipologia di camper.

Se ti interessa e vuoi avere più info, mandaci una mail a: mappe@vivereoutdoor.com con oggetto “Tunisia”, ti diremo tutto quello che troverai nella mappa e come averla.


Riassunto grafico dell’itinerario…

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