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Francia in Camper: Tappe e Itinerario

Quest’anno abbiamo deciso di realizzare un sogno: raggiungere Le Mont Saint-Michel con Floki, il nostro Sprinter 4X4 che abbiamo camperizzato.

Il nostro amore per il camper nasce dal fatto che è in grado di darci un’indipendenza che non abbiamo mai avuto con altri mezzi… Ci piace dormire in libera, ma non per forza. Ci piace anche trovare bei campeggi dove conoscere persone e rilassarci, e anche perché in alcune località i parcheggi sono vietati ai camper durante la notte.

Le tappe che ci hanno portato a Mont Saint-Michel sono state abbastanza veloci, dal momento che Mont Saint-Michel sarebbe stato il nostro punto di partenza per poi visitare la Bretagna e la costa oceanica fino a raggiungere il Mediterraneo. Il nostro viaggio, quindi, si è concentrato sulla parte ovest della Francia.

Viste le numerose fermate, questo articolo sarà un po’ il mio diario di viaggio, un elenco di tutte le tappe: cosa abbiamo visitato, cosa ci ha colpito di più, dove abbiamo dormito, nonché informazioni utili per chi viaggia in camper e con cani al seguito.

Strasburgo

Trovandoci già in Germania, la prima città che raggiungiamo della Francia è Strasburgo: arriviamo di notte, abbastanza stanchi e vediamo la città solo dal camper, per quello che ci è possibile. Ci dirigiamo subito al campeggio (trovato su Google Maps): Camping Du Strasbourg per dormire.

Reims

L’indomani partiamo presto alla volta di Reims. Una bellissima città che vale davvero la pena visitare. Sede della cattedrale di Notre Dame: uno dei più alti esempi di arte gotica, patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1991 e luogo in cui vennero incoronati i re di Francia dal 987 al 1825. A Reims ci fermiamo per la notte in un’area sosta camper a 15 minuti a piedi dal centro storico. L’area è un semplice parcheggio, gratuito e senza servizi, molto tranquilla e in una posizione ottima, adiacente un piccolo e grazioso parco dove poter passeggiare insieme al proprio cane.

Parigi

Il giorno seguente raggiungiamo la capitale francese. Entrare con un camper in una città immensa e caotica come Parigi è fattibile, ma troppo stressante per me. Decidiamo di dormire in un campeggio fuori dalla città, a Versailles, al camping Huttopia Versailles, e raggiungere Parigi comodamente in treno. (In 30 minuti abbiamo raggiunto la capitale scendendo alla fermata Campo di Marte, proprio dove c’è la Tour Eiffel ).

Cani in treno in Francia – le regole: nella tratta Versailles – Parigi il cane può salire a bordo solo se al guinzaglio e con la museruola indossata. È richiesto, inoltre, il pagamento di un biglietto che varia in base ai chilometri percorsi.

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Le Mont Saint-Michel

Sveglia presto e finalmente partenza per Mont Saint-Michel. Non sappiamo quanta gente aspettarci, né abbiamo idea di come sia organizzata la zona (regole e divieti per quanto riguarda i camper), quindi nel dubbio chiamiamo il Camping Du Mont Saint-Michel per riservare una piazzola. Il campeggio è in una posizione comodissima: si trova all’interno della sbarra che limita l’accesso alle auto, molto vicino al ponte che arriva all’isolotto. Questo posto merita un articolo tutto suo che prometto di farvi trovare a breve. Qui mi limito ad affermare che è un luogo davvero pieno di fascino. Nonostante la folla siamo riusciti a trovare una bella posizione per contemplare Mont Saint-Michel da soli in tutta tranquillità. Nei momenti di bassa marea, infatti, è molto facile allontanarsi dal caos dei turisti grazie alle immense spiagge che circondano l’isola.

Saint-Malo

Arrivati in Bretagna ci dirigiamo alla volta di Saint Malo, una destinazione meravigliosa con un centro storico che si erge a picco sul mare della Manica. Qui abbiamo dormito in un campeggio comunale (Camping de la Citè d’Alet) con una posizione davvero unica: situato su uno spettacoloare promontorio, da cui parte una passeggiata panoramica che costeggia il mare e che regala scorci incredibili.

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Locquirec

Continuiamo a scoprire questa incantevole regione che è la Bretagna e decidiamo di andare a Cap Frehel: a mio avviso questo è uno dei luoghi più suggestivi della regione. Falesie altissime a picco sul mare, in cui è possibile camminare tra i cespugli di erica, attraverso dei sentieri tracciati; uno di questi collega Cap Frehel al Fort la Latte, uno dei più famosi castelli della Bretagna. Ci sono percorsi su tutta la costa che permettono di camminare per diversi chilometri su scogliere mozzafiato in un contesto davvero meraviglioso. Nessun divieto per i cani da segnalare.

Dopo l’escursione e un bel pranzo in camper con vista mare, ci rimettiamo in marcia. Una ventina di chilometri dopo facciamo una breve sosta a Ilot Saint-Michel, un isolotto disabitato sulla cui cima sorge una piccola chiesa. Un luogo che sembra una Mont Saint-Michel in miniatura, circondato da spiaggie immense ed acque cristalline. Qui purtroppo un divieto da segnalare c’è: da maggio a settembre è vietato l’accesso in spiaggia per i cani. Motivo per cui la sosta è stata molto breve.

Il viaggio continua e questa volta ci fermiamo a Locquirec, dove troviamo un campeggio con piazzole a ridosso della spiaggia: il Camping Municipal du Fond del la Baie. Il posto ci piace così tanto che decidiamo di rimanere due notti. Osservare il mare muoversi con la bassa e l’alta marea è ipnotizzante. Naima si diverte tantissimo a correre sulla spiaggia deserta quando il mare si ritira, solo dopo essere andati via scopriamo che anche qui è vietato l’accesso ai cani in spiaggia! Vedendo altre persone che passeggiavano col proprio cane sulla riva, non ci eravamo posti il problema. Certo è che la zona era abbastanza vuota, complice probabilmente anche il tempo incerto.

Quiberon

Si riparte! Raggiungiamo una destinazione che ci hanno consigliato i nostri vicini di piazzola al campeggio di Locquirec: Meneham, un posto a dir poco stupendo! Un villaggio di pescatori cosparso di rocce giganti che sembrano quasi adornare le caratteristiche case con il tetto di paglia e che si affaccia su spiagge paradisiache. Il mare cristallino di questa località è davvero invitante, ma pur essendo agosto il vento qui è forte e freddo, per non parlare della temperatura dell’acqua: gelida! Vi consiglio una bella muta se avete intenzione di fare il bagno.

Ci prepariamo a lasciare la Bretagna con la nostra ultima mèta di questa regione: Quiberon, una penisola sulla costa occidentale. Decidiamo di passare la notte approfittando della bellissima posizione del Camping Municipal des Sables Blancs dove riusciamo a parcheggiare, anche qui, il camper in riva al mare. Il campeggio si trova un po’ prima della penisola di Quiberon, più precisamente a Plouharnel. Nessun divieto di accesso alla spiaggia per i cani e anche Naima continua a godersi il mare.

Loira

Salutiamo la Bretagna ed entriamo in un’altra regione: la Loira. Ci dirigiamo verso Nantes, una graziosa città che si estende sulle rive della Loira. Ci fermiamo qui per fare una passeggiata nel centro storico e per mangiare qualcosa. Nantes è una città super comoda da visitare anche in camper: ha un enorme parcheggio, senza limiti di altezza, a due passi dal centro. Su Google Maps lo trovate come Parking Gloriette – Petit Hollande. È un parcheggio a pagamento aperto ai camper solo in orari diurni. Qui sotto trovate la posizione esatta.

In Francia non è raro trovare aree sosta vicino ad un campeggio. Come quella che abbiamo trovato nel verde di Chauchè, sempre nei paesi della Loira. Accanto al Camping Domaine de l’Oiselière è stata allestita un’area sosta camper con possibilità di elettricità e acqua. Decidiamo di passare una notte qui, immersi nel verde e nella tranquillità della campagna.

Le Marais Poitevin

Oggi raggiungiamo una destinazione verdissima: il parco naturale regionale del Marais Poitevin, un posto magnifico, che non può assolutamente mancare nel vostro viaggio in Francia. Caratteristica del parco è la presenza dei suoi canali, tanto che l’area è conosciuta anche come la Venice verte, ovvero la Venezia verde. I canali si possono navigare affittando in loco canoe, kayak o barche a remi. Quando ci dicono che sulla barca può salire anche il cane non ce lo facciamo ripetere due volte… in men che non si dica ci ritroviamo a pagaiare sulla barca con Naima che si gode il panorama! Visitare il parco attraverso i suoi canali è il modo più bello, ma non l’unico. Ci sono, infatti, numerosi sentieri escursionistici e ciclabili. Un luogo ideale per gli sportivi, ma anche per chi ama rilassarsi e godersi la natura. All’interno del parco non è permessa la sosta libera e i parcheggi sono vietati ai camper nelle ore notturne, quindi scegliamo di fermarci al camping Ilot du Chail, immerso nel verde e tra i canali del parco, piccolo ma provvisto di tutti i servizi necessari

La Dune du Pilat

Il parco del Marais ci ha regalato la giusta carica per affrontare il nuovo viaggio verso l’unica mèta programmata (esclusa Mont Saint-Michel) dell’itinerario: La Dune du Pilat. Quando, nelle mie ricerche, ho scoperto che in Francia esiste una duna gigantesca, sapevo che quella sarebbe stata una tappa obbligata, vista l’astinenza da deserto a cui siamo costretti da due anni! Prima di arrivare alla duna, però, facciamo una sosta a Bordeaux per il pranzo, e ne approfittiamo per girare questa meravigliosa città a piedi. Bordeaux, come Nantes, dispone di un comodo parcheggio, a due passi dal centro e tutto all’ombra, in cui è consentito parcheggiare il camper durante il giorno. Su Google Maps lo trovate come Parkeerplaats Bordeaux.

Arriviamo alla Dune du Pilat nel pomeriggio. Vederla dal vivo è un’esperienza che toglie il fiato. La duna è alta tra i 100 e i 120 metri e si è formata con l’azione del vento in tempi abbastanza recenti. La vista dalla cima è magica: da un lato l’oceano, dall’altro il verde di un’immensa pineta. Anche qui, purtroppo, ci sono divieti per camper ovunque. A meno che non vogliate rischiare una sanzione, l’unico modo per passare la notte sotto la duna è scegliere uno dei tanti campeggi della zona. Noi siamo capitati nel camping de la Dune les Flots Bleus – dico “capitati” perché il luogo era pieno di turisti e i campeggi incontrati prima erano tutti al completo. Ad ogni modo non potevamo trovare luogo migliore, guardate che panorama si scorgeva dal camper:

Pirenei

Tutto questo mare mi ha fatto venire voglia di montagna! Quindi decidiamo di raggiungere la catena montuosa più vicina: i Pirenei. Durante il viaggio cerchiamo dei percorsi escursionistici da fare e, alla fine, optiamo per il percorso che conduce al lac du Suyen, un lago a 1536 metri di altitudine. L’escursione è bellissima e non troppo impegnativa, peccato però che ad un certo punto il percorso diventi proibito ai cani. “Niente cani, anche se tenuti al guinzaglio, per la tranquillità degli animali selvatici e domestici”, così recita il cartello poco prima di arrivare al Lac du Suyen. Proseguo quindi da sola, mentre Naima e Daniele tornano indietro. Il posto è davvero bello e merita di essere visitato nonostante l’assurdo divieto.

Quando ci rimettiamo in marcia è quasi sera. La nostra prossima mèta è Andorra: per non percorrere troppi chilometri tutti insieme, decidiamo di metterci in viaggio in modo da fare almeno metà strada. Ci fermiamo per la notte a Saint Julien Sur Garonne e ci posizioniamo in un semplice parcheggio non asfaltato sulla riva del fiume.

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Andorra

Raggiungiamo Andorra, percorrendo delle strade di montagna bellissime. Arrivati alla frontiera (Andorra non è comunità europea) non ci hanno sottoposto ad alcun tipo di controllo. Il primo obiettivo una volta entrati è fare gasolio: il prezzo del diesel non super l’euro al litro! Rifornito Floki siamo pronti per affrontare i tornanti del Pas de la Casa per raggiungere Port d’Envalira, che si trova a un’altitudine di 2408 metri. Qui ci fermiamo un po’ per camminare tra i sentieri che si trovano intorno e pranziamo in camper con una vista spettacolare.

Dedichiamo tutta la giornata a visitare il principato di Andorra, tra paesini di pietra e legno, e montagna ovunque cada lo sguardo. Giunti nella capitale La Vella, seguiamo le indicazioni per Pont de la Margineda, un ponte medievale risalente al XIV secolo, che attraversa il fiume Valira,. Passeggiamo per un po’ lungo il fiume e poi visitiamo la capitale. Verso sera arriva il momento di scegliere il campeggio dove passare la notte: il camping Casal a Canillo. Andorra è una mèta perfetta per chi ama la montagna, con un’offerta incredibile di sport outdoor e un paese super bike-friendly. Univo neo che abbiamo riscontrato: tanti divieti di accesso ai cani un po’ ovunque tra bar, ristoranti, negozi…

Camargue

Partiamo alla scoperta del sud della Francia, dirigendoci verso il mare e percorrendo le strade che costeggiano il mediterraneo. Lungo il viaggio cerchiamo dei luoghi da visitare e alla fine scegliamo la Camargue, una riserva naturale che si estende per oltre 820 km quadrati. Un parco dalla bellezza incontaminata, dove sabbia e paludi si incontrano per creare scenari mozzafiato. Patria di oltre 400 specie di uccelli. Non è raro poter ammirare cavalli al pascolo allo stato brado o fenicotteri rosa che riposano tra gli stagni. Un luogo davvero incredibile dove il tempo sembra essersi fermato. Nell’attraversare la riserva, incontriamo una cantina di prodotti locali e artigianali. Ci fermiamo, entriamo nel “Caveau” e ne usciamo con diverse bottiglie del famoso vino di sabbia, miele e riso della Camargue. Quando poi scopriamo che, adiacente la cantina, c’è un’area parcheggio gratuita destinata ai camper, non ce lo facciamo ripetere due volte e decidiamo di passare la notte qui. L’area è un semplice parcheggio (senza alcun servizio) sull’erba, all’ombra di pini e accanto a un canale. Gli animali sono benvenuti e la posizione su Google Maps è questa:

Costa Azzurra

Raggiungiamo la multietnica Marsiglia a ora di pranzo e optiamo per fare un’escursione al parco nazionale delle Calanques, insenature di rocce che si affacciano su un mare cristallino. Le indicazioni sul navigatore ci conducono a un parcheggio vietato ai camper, quindi lasciamo Floki prima del divieto e proseguiamo a piedi fino al parcheggio, da dove partono numerosi sentieri per scoprire le Calanques. Ci vuole un po’ di tempo in salita, ma poi arriviamo ad affacciarci sul mare per ammirare la meraviglia di queste insenature, che creano delle calette a dir poco spettacolari! Le Calanques si estendono sulla costa per 20 km, noi abbiamo visitato Sormiou, la più grande. Se avete più giorni per visitare questa zona e amate il mare, vi consiglio un giro in barca a vela per contemplare al meglio queste insenature e godere delle meravigliose calette!

Ci rimettiamo in viaggio nel tardo pomeriggio e raggiungiamo la Costa Azzurra. Man mano che ci avviciniamo al mare capiamo che è praticamente impossibile fare sosta libera, ci sono infatti divieti praticamente ovunque.

Il solo modo per passare l’ultima notte del nostro viaggio sul mare come desideriamo è trovare un campeggio con un’ottima posizione. Scegliamo allora il camping le Dramont che ci offre una piazzola con una vista superlativa. Il campeggio è un po’ troppo grande e caotico per i miei gusti, ma dispone di un accesso privato su una piccola spiaggia davanti all’isolotto di Cap Dramont: il panorama dal camper è magico, e Naima può entrare in spiaggia e fare il bagno senza problemi. Non potevo desiderare un ultimo giorno più bello!

Corniche de l’Esterel

Prima di lasciare la Francia e rientrare in Italia percorriamo le Corniche de l’Esterel, una strada costiera lunga circa 30 km che attraversa il mare da un lato e il massiccio montuoso dell’Esterel dall’altro. Insieme alla Via del Sale, una delle più belle strade panoramiche mai fatte!

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