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Monte Soratte, la montagna solitaria

Cos’è che rende il Monte Soratte una montagna così piena di fascino? Probabilmente il fatto che si erge solitaria e maestosa nel bel mezzo della Valle del Tevere.

Sembra un’isola in mezzo al mare e in effetti era proprio così che appariva durante l’epoca del Pilocene, quando l’intera zona era sommersa dalle acque del mare.


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Oggi il Monte Soratte, a nord di Roma, è una riserva naturale e, nonostante la cima più alta abbia una quota di soli 691 metri, offre diversi percorsi di facile e media difficoltà, ognuno dei quali regala angoli e scorci suggestivi della montagna. Tra i percorsi più interessanti sia per quanto riguarda il paesaggio che la difficoltà troviamo quelli che conducono agli eremi del Monte Soratte. Gli eremi sono la testimonianza che questi luoghi, ideali per la preghiera e la meditazione, hanno avuto degli insediamenti di tipo religioso. Insediamenti che vengono tutt’oggi utilizzati per celebrazioni speciali. Dagli eremi si ha una vista mozzafiato sull’intera valle e, nelle giornate più nitide, si può ammirare un panorama che va dal Monte Terminillo al lago di Bracciano fino al Mar Tirreno. Ma gli eremi del Monte Soratte non regalano solo viste straordinarie; alcuni, come l’eremo di San Silvestro conservano dei meravigliosi affreschi del XII-XIII secolo.

I percorsi del Monte Soratte

  • Il percorso Vita, è il sentiero più semplice, con pochissimo e quasi nullo dislivello, con una durata di circa 45 minuti. Il percorso Vita si dirama lungo le pendici del monte Soratte disegnando quasi un anello; tutto il sentiero è ben visibile, con tratti nel bosco. Da questo percorso si prendono tutti gli altri sentieri che conducono agli eremi del monte Soratte.
  • Il percorso delle Carbonaie, della durata di circa un’ora e con un dislivello di 200 metri circa. L’inizio del percorso si raggiunge dal percorso Vita, imboccando il sentiero che entra nel bosco sulla sinistra, segnalato come “Carbonaie”. La fine di questo percorso segna l’inizio di un altro sentiero, che porta fino al panoramico eremo di Santa Lucia.
  • Il percorso Casaccia dei Ladri, con una durata di circa un’ora e un dislivello di circa 250 metri. Anche questo percorso si imbocca dal sentiero Vita e si inoltra in salita nel fitto bosco del Monte Soratte, fino ad arrivare al bellissimo eremo di San Silvestro.

Qui l’elenco di tutti i percorsi escursionistici del monte Soratte.

Curiosità

Il Monte Soratte attrae anche appassionati di storia, grazie al famoso Bunker che si trova nel lato sud della montagna. Il Bunker Soratte, realizzato nel 1937 per volere di Benito Mussolini, sarebbe servito come rifugio antiaereo per le alte cariche dell’Esercito Italiano. Successivamente, nel 1967, in piena Guerra Fredda, una parte delle gallerie venne modificata per realizzarne un rifugio antiatomico che avrebbe ospitato il Governo italiano e il Presidente della Repubblica. A oggi rimane una delle più grandi opere di ingegneria militare presenti in Europa. Il Bunker è facilmente raggiungibile dal centro del paese di Sant’Oreste e può essere visitato su prenotazione e solo con visite guidate. Tutte le info utili, con orari e giornate di apertura, sul loro sito: bunkersoratte.it.

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Da non perdere

Dopo l’escursione non rinunciate a una passeggiata nel bellissimo centro storico di Sant’Oreste. Il paese sorge su una collina alle pendici del Monte Soratte ed è davvero suggestivo.


Sant’Oreste visto dal Monte Soratte

Si può fare con i cani?

Sì. L’accesso ai cani è permesso ma, essendo una riserva naturale, vige l’obbligo di guinzaglio. Ricordo che anche in natura bisogna raccogliere i bisogni fisiologici dei nostri pet, perché potrebbero essere pericolosi per gli animali selvatici. Ma dove mettere i sacchetti sporchi, se non ci sono contenitori per la spazzatura nelle vicinanze? Io ho risolto utilizzando queste fantastiche wet bags!



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